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[29/06] Assemblea pubblica per la libertà di movimento – Contro hotspot e criminalizzazione delle migrazioni

[Giovedì 29 giugno – Ore 18:30, Campo San Giacomo]

Come ogni estate sale la temperatura sulla frontiera orientale. Mentre dalla rotta balcanica continuano ad arrivare i sopravvissuti in fuga dalle guerre, dalla miseria e dalle crisi climatiche, si rincorrono nuovamente le voci di una nuova stretta sui-lle migranti. Complice anche il nuovo governo, l’ipotesi dell’apertura di un hotspot in regione si fa sempre più concreta: significa, in parole povere, la creazione di un campo chiuso per la prima identificazione dei migranti che varcano la frontiera, dove operare la selezione di chi sarebbe degno di accoglienza e di chi invece andrebbe respinto (o espulso, riammesso, trattenuto in un CPR). Da parte del Comune, invece, il sindaco non trova di meglio da dire che affermare che i migranti – in attesa magari di un posto in accoglienza a cui avrebbero diritto – sarebbero dei “maleducati”, colpevoli di non avere un posto migliore dove stare, perché pervicacemente negato dalle politiche del comune e della prefettura. E come la scorsa estate si decide di affrontare la questione in puri termini polizieschi: presidio fisso delle forze dell’ordine in piazza libertà.

Si tratta di ulteriori tasselli verso la deriva autoritaria nei confronti dei migranti, condita dalla solita propaganda razzista: l’obiettivo – neanche più troppo velato – non è tanto arrestare i flussi migratori, quanto invece gestirli e filtrarli con l’unica intenzione di creare soggetti terrorizzati e ricattabili, da usare nel mercato dello sfruttamento del lavoro. Funziona così da anni: si limitano i diritti e le libertà, anche a colpi di violenze e intimidazioni, per giocare sui corpi delle persone la solita partita delle nostre economie cosiddette sviluppate.

A partire dalle condizioni in cui versano le centinaia di persone che arrivano a Trieste – chi in transito verso altri luoghi, chi per richiedere asilo qui e ora – e dall’esperienza di cura e solidarietà che viene portata avanti ogni giorno in Piazza Libertà, vogliamo lanciare una prima assemblea pubblica sul tema, per non lasciar cadere nell’indifferenza questo nuovo attacco alla libertà di movimento delle persone.

Burjana // Linea d’Ombra ODV