Condividiamo di seguito la chiamata dell’Assemblea 25 Aprile.
Anche quest’anno in occasione del 25 aprile scendiamo in corteo per ribadire che l’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo.
Non è più il tempo dei teatrini istituzionali: chi porta avanti politiche razziste, securitarie, repressive, non può celebrare la liberazione dal nazifascismo. La liberazione è lotta partigiana, è Resistenza, per questo l’opposizione all’ipocrita ritualità istituzionale non può nemmeno essere una festa in piazza. Scenderemo in strada con un corteo determinato, per il terzo anno consecutivo, perché il 25 aprile deve rimanere una giornata di lotta.
Resistenza è dire no al riarmo. Il clima di paura e la sensazione di rapido avvicinamento di una guerra non fanno che aumentare il razzismo, l’impoverimento di chi è già pover* e il bisogno di sorveglianza nei confronti di chi si oppone alle logiche imperialiste. Chi ci guadagna è l’industria delle armi ed è evidente che le spese folli che l’UE vuole destinare alla spesa militare – cioè ad arricchire soprattutto le aziende statunitensi del settore – non faranno che allontanarci dalla “sicurezza” che vorremmo: (vera) transizione ecologica, lotta alla precarietà e salute per tuttə. In un mondo che brucia, mentre casa e sanità continuano ad essere merci al miglior offerente, non abbiamo alcun valore occidentale da difendere e non siamo dispostə ad arruolarci nella vostra guerra.
Antifascismo è essere solidali e complici con la resistenza palestinese, perché non c’è pace sotto occupazione. L’entità sionista continua a Gaza, in Cisgiordania, in tutto il Medio Oriente – con il sostegno militare, politico ed economico dell’Occidente, e con la propaganda complice dei media – una brutale operazione di annientamento. Non sarà la soluzione due popoli e due stati a fermare il progetto genocida sionista. Contro l’impunità di “Israele” e la complicità dell’Italia postfascista di oggi, con le sue fabbriche di armi e droni, con gli accordi tra le università e il colonialismo sionista, con la persecuzione politica e giudiziaria dei partigiani palestinesi Anan, Alì e Mansour. Il genocidio è ora e ha dei responsabili chiari. Davanti a ciò, non rimarremo in silenzio. Palestina libera dal fiume fino al mare.
Antifascismo è resistere al securitarismo, alla repressione. È opporsi alle zone rosse, a Trieste e altrove, misure che non fanno altro che isolare ancora di più le persone marginalizzate e proteggere unicamente i profitti dei business localizzati nei centro città. Tutto questo dando (ancora più) potere arbitrario alla polizia per decidere chi è pericoloso e chi no, in base a pregiudici anche razziali e classisti. È opporsi al ddl 1660 – adesso decreto legge -, l’ennesimo giro di vite verso quello che non può che definirsi stato di polizia.
Resistenza è creare spazi collettivi nei luoghi di lavoro. Riaffermare la gestione degli spazi di democrazia sui luoghi di lavoro per determinare scelte collettive di organizzazione del lavoro che abbiano al centro lavoratrici e lavoratori, sicurezza, salute e salari veri e non il profitto come elemento che sovrascrive tutto.
Resistenza è ribellarsi alla violenza del sistema dei confini, dalle aggressioni strutturali contro le persone migranti fino all’ingabbiamento “amministrativo” dei CPR e altri luoghi di detenzione. Resistenza è quindi solidarizzare attivamente con chi subisce quel sistema e cerca di ribellarsi, di rivendicare la propria esistenza nonostante muri, fili spinati, manganelli e carceri.
Dalla parte di tuttx lx dannatx della terra.
Resistenza è poter decidere sui nostri corpi. È fascista che questo governo abbia dirottato i fondi per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole in corsi per prevenire l’infertilità. Nel frattempo continuano ad ammazzarci, nel frattempo le destre mondiali inaspriscono il controllo e la violenza sui corpi delle donne e delle persone trans. L’antifascismo è riconoscere l’intersezionalità delle lotte, perché nessunx è liberx se non lo siamo tuttɜ.
Per un 25 aprile di lotta, per ricostruire quotidiana Resistenza, ci vediamo in Campo San Giacomo alle 8:30!