GIOVEDÌ 15 DICEMBRE // ORE 18
Dopo più di otto anni in prigione, il militante anarchico Alfredo Cospito vive da maggio nel regime carcerario del 41-bis, in isolamento pressoché totale: deprivazione sensoriale costretto 22 ore al giorno in una cella di tre metri quadrati, un’ora di visita al mese o dieci minuti di telefonata, sequestro sistematico delle lettere, divieto di partecipazione a ogni attività individuale o collettiva.
Lo scorso 20 ottobre Alfredo ha iniziato una lotta contro questa tortura – ideata in origine per i carcerati mafiosi – con l’unica arma a sua disposizione: lo sciopero della fame ad oltranza. Da allora, Alfredo ha perso più di 20kg e le sue condizioni di salute sono sempre più gravi. In solidarietà con Alfredo, altri militanti anarchici in prigione hanno iniziato uno sciopero della fame nelle ultime settimane: Juan Antonio Sorroche Fernández, Ivan Alocco e Anna Beniamino. È notizia recente che anche le condizioni di salute di Anna sono critiche, ha rifiutato il ricovero e non le vengono forniti gli integratori che ha richiesto.
Ma la tortura del 41-bis non sembra bastare per la cosiddetta giustizia italiana: Alfredo è stato condannato dalla Cassazione al più grave reato previsto nel codice penale, “strage contro la sicurezza dello stato”, che prevede l’ergastolo ostativo. Una condanna che non hanno ricevuto nemmeno i responsabili degli attentati che uccisero Falcone e Borsellino. Un’evidente vendetta di stato, silenziata dai grandi giornali e dalla tv se non per parlare dell’ennesimo “terrorista anarchico”. Un terrorista particolare, però, perché le esplosioni di cui Alfredo è stato accusato sono avvenute in luoghi deserti, in mezzo alla notte, con un’evidente intenzionalità dimostrativa e non omicida.
Noi che siamo fuori, vogliamo esprimere la nostra solidarietà dando voce e visibilità alla lotta di Alfredo, Juan, Ivan e Anna. Perciò invitiamo tutt* a venire il 15 dicembre ore 18:00 in piazza della Borsa, dove verrà allestita una mostra con informazioni sulla vicenda di Alfredo Cospito.
Contro il 41-bis e tutte le forme di tortura!